1978. La moglie di Marcello Bergamo, Fiorenza, aveva una confezione di maglieria nel grande scantinato di casa e lavorava principalmente per la ditta IRGE di Turbigo, una grande e famosa azienda di pigiami e intimo. Marcello, che da qualche tempo era appassionato dell’idea di produrre maglie per il ciclismo, convince Fiorenza ad utilizzare le macchine da tessitura per una prima campionatura di maglie in lana. In quello stesso anno, il ciclista Guy Sibille, amico di Marcello, avvia in Francia un’attività commerciale nel settore dell’abbigliamento per il ciclismo. Sibille diventa il primo cliente importante del maglificio di Fiorenza e Marcello. Dalla sua base di Marsiglia, ogni settimana, si reca a Castano Primo per caricare il suo furgone con le maglie che avrebbe poi venduto a negozi e clubs ciclistici in Francia.
Marcello Bergamo Confezioni Sportive ….inizia così l’attività.
Le maglie in lana, tessute con le macchine di Fiorenza, vengono personalizzate con i classici ricami a punto catenella e vendute, oltre che a Sibille, anche ai team ciclistici della zona. Le conoscenze maturate da Marcello Bergamo negli anni di attività ciclistica, il passaparola e l’azione commerciale di alcuni validi collaboratori portarono il maglificio ad una crescita quasi esponenziale del lavoro sia in Italia che all’estero. Negli anni a seguire il ricamo venne parzialmente sostituito dalla personalizzazione a mezzo floccatura. Di conseguenza, Marcello e Fiorenza dovettero aggiornarsi per sviluppare questa nuova tecnica di personalizzazione.
Negli anni Ottanta, l’avvento del poliestere rivoluzionò totalmente il mercato e la produzione, pertanto, fu necessario adeguarsi velocemente ad una nuova impostazione del lavoro. I capi venivano personalizzati utilizzando il metodo della stampa sublimatica.
Il processo di sublimazione avviene trasferendo a caldo sul tessuto l’inchiostro delle stampe impresse su appositi fogli di carta. La prima produzione importante avviene nel 1984 realizzando una serie di capi per fornire un importante team professionistico francese dell’epoca.
Il lavoro era in forte crescita. Marcello, che da sempre aveva una particolare attitudine verso la meccanica, decide di acquistare una prima macchina per la stampa serigrafica della carta per sublimazione. La macchina da stampa viene consegnata smontata e, prima che il costruttore poté inviare i propri meccanici per l’assemblaggio, Marcello, che non poteva perdere tempo, montò da solo la linea serigrafica, apportando, di sua iniziativa, alcune modifiche che rendevano il lavoro molto più veloce. Venne acquistata, quindi, anche la pressa per la sublimazione del tessuto e, in seguito, le attrezzature necessarie alla realizzazione delle pellicole e dei telai di stampa. Ciò permise al maglificio di essere totalmente indipendente.
Gli anni 90 sono alle porte, il Maglificio MB si prepara a vivere nuove continue evoluzioni produttive che lo portano ad essere protagonista d’eccellenza nella scena del ciclismo internazionale.